Pretese o richieste autentiche
Scopri il potere trasformativo del linguaggio dinamico
Hai mai sentito dire frasi come “Se mi ami, lo fai” oppure “Devi assolutamente cambiare!”?
Sono espressioni comuni e spesso nascondono una dinamica di conflittualità che mina la qualità delle relazioni.
Marshall Rosenberg, fondatore della Comunicazione Nonviolenta (CNV), ci invita a osservare attentamente la differenza tra una richiesta autentica e una pretesa, per coltivare una comunicazione più consapevole, cooperativa e rispettosa, anche nei momenti di conflitto.
Pretese o richieste autentiche? La differenza che cambia tutto
Rosenberg definisce:
-
Richieste autentiche: espressioni di bisogni reali e profondi, che lasciano spazio all’altro di dire “no”, senza ricatto emotivo.
-
Pretese: comunicazioni cariche di aspettative, imposizioni o minacce più o meno velate. Possono essere espresse anche con dolcezza, contenendo un messaggio implicito: “O fai come voglio io… o ci saranno conseguenze.”
Questo tipo di comunicazione, che chiamiamo linguaggio sciacallo, si basa su giudizi, accuse, lamentele e senso di colpa.
Al contrario, il linguaggio giraffa è il linguaggio del cuore: mira a una connessione empatica, dove i bisogni di entrambi sono ascoltati e rispettati.
Coinvolgere mente, corpo e cuore: la chiave della comunicazione efficace
-
Se sei una persona visiva, pensa a quanto è più facile “vedere” l’altro quando le parole sono chiare, autentiche e prive di aggressività.
-
Se sei un uditivo, nota come cambia la musicalità del dialogo quando le frasi invece di imporre propongono.
-
Se sei un cinestesico, senti la differenza fisica tra una comunicazione che crea tensione e una che genera apertura e calma.
Quando cambiamo le parole, cambiamo anche la nostra esperienza interiore.
Parlare con empatia è un allenamento alla maturità emotiva e alla consapevolezza relazionale.
Esempi pratici: dalla pretesa alla richiesta empatica
Pretesa (linguaggio sciacallo):
“È incredibile che tu sia arrivato in ritardo di nuovo! Sei sempre così irresponsabile!”
Richiesta empatica (linguaggio giraffa):
“Quando arrivi in ritardo, mi sento frustrato e disorientato, perché ho bisogno di affidabilità e chiarezza. Ti andrebbe di parlare insieme di come organizzarci meglio?”
Pretesa:
“Devi smettere di parlare così ai bambini! Li rovinerai!”
Richiesta empatica:
“Quando sento quel tono con i bambini, mi sento preoccupato. Vorrei che crescessero in un ambiente accogliente e rispettoso. Posso condividere con te un modo che trovo utile per comunicare con loro?”
Pretesa:
“Se davvero ci tieni a me, allora stasera verrai con me!”
Richiesta empatica:
“Mi piacerebbe molto passare la serata con te, perché ho bisogno di connessione. Come ti senti all’idea di venire con me?”
Quando cambia il linguaggio, cambia la relazione.
Trasformare una pretesa in una richiesta è un atto rivoluzionario.
Significa:
-
Favorire il dialogo invece del conflitto
-
Ascoltare senza reagire
-
Esprimere i propri bisogni senza ferire l’altro
-
Maturare sul piano emotivo, senza rinunciare a se stessi
Prenota una consulenza gratuita: dialogo consapevole, relazioni autentiche
Se senti che il tuo dialogo interiore o le tue relazioni sono spesso bloccati da incomprensioni, pretese o tensioni inespresse, è il momento giusto per cambiare approccio.
Prenota ora una consulenza gratuita per scoprire come:
-
Comunicare in modo empatico anche nei conflitti
-
Riconoscere e rispettare i tuoi bisogni (senza manipolare né subire)
-
Costruire relazioni basate sulla cooperazione e la consapevolezza