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Osservare senza giudicare

Osservare senza giudicare: primo passo della comunicazione nonviolenta (unica parola, secondo la volontà di Marshall Rosenberg):

Cosa significa “osservare”?

Osservare è un atto di pura presenza. È l’arte di descrivere ciò che accade, senza sovrascrivere la realtà con etichette o giudizi. Immagina di essere una videocamera silenziosa, che registra i fatti in modo limpido e neutrale. Nessuna interpretazione, nessuna diagnosi: solo realtà, così com’è.

Osservare significa distinguere ciò che accade fuori da ciò che accade dentro di noi, i pensieri, le emozioni, le storie che raccontiamo su quell’accadere.

Esempio :

Invece di pensare e condividere : “È maleducato” – linguaggio statico (sciacallo)

Prova a educare il dialogo interiore ed evolvi verso a: “Durante la riunione, ha interrotto tre persone mentre parlavano.” Osservazione senza giudizio

Cosa accade quando giudichiamo?

Giudicare è mescolare l’osservazione con interpretazioni spesso inconsapevoli. È come guardare il mondo attraverso lenti colorate dalle nostre esperienze passate. I giudizi, i pregiudizi, creano etichette, generalizzazioni e proiezioni.

Il risultato? Distacco emotivo, reazioni difensive, e una comunicazione che ferisce più che unisce.

Esempio:

Invece di pensare e condividere  “Sei sempre in ritardo!” attiva il sistema di difesa – linguaggio statico (sciacallo)

Prova a educare il dialogo interiore ed evolvi verso a: “Negli ultimi tre giorni sei arrivato 15 minuti dopo l’orario concordato”

Linguaggio statico e linguaggio dinamico

Linguaggio Giudicante (statico) Linguaggio Osservativo (dinamico)
“Sei sempre in ritardo!” “Negli ultimi tre giorni sei arrivato 15 minuti tardi.”
“Non ti interessa ciò che dico.” “Durante la nostra conversazione, hai guardato spesso il telefono.”
“Mio figlio è pigro.” “Ieri ha passato il pomeriggio sul divano invece di studiare.”

Effetto percettivo:
Il linguaggio statico congela l’identità dell’altro. Il linguaggio dinamico la libera, immortalando comportamenti specifici e temporanei. Questo attiva il sistema cinestesico: favorisce empatia, movimento, apertura.

Le conquiste di consapevolezze dell’osservazione consapevole

Nel dialogo interiore

  • Riduce l’autocritica distruttiva: Osservarsi senza giudizio apre la porta all’auto-accettazione gentile.

  • Aumenta la chiarezza emotiva: Riconoscere i fatti distingue tra emozioni autentiche e reazioni automatiche.

  • Favorisce la responsabilità personale: Comprendere la propria parte, senza colpevolizzarsi, rafforza il sé. 

“Mi sono accorto che oggi ho alzato la voce. Cosa stava succedendo dentro di me?”

Nella relazione con gli altri

  • Genera apertura e ascolto: L’altro non si sente attaccato, e diventa più disponibile al confronto.

  • Riduce il conflitto: Togliere il giudizio abbassa la temperatura emotiva della conversazione.

  • Crea empatia reale: Sentire l’altro, senza volerlo cambiare, è uno dei più profondi atti d’amore.

Quando si descrive, invece che accusare la prosodia converge naturalmente verso l’equilibrio tra il piano del contenuto e il piano della relazione  

Nelle relazioni di coppia

Nel territorio sacro dell’amore, dove le emozioni vibrano più intensamente, osservare senza giudicare è un balsamo che lenisce le ferite:

  • Permette di esprimere i propri bisogni senza trasformarli in recriminazioni.

  • Scioglie i meccanismi difensivi, nutrendo fiducia e intimità.

  • Favorisce un dialogo autentico, libero da giochi di potere o colpa.

Il corpo si rilassa quando percepisce accoglienza invece di attacco.

I  quattro passi della comunicazione nonviolenta

Questo primo passo è solo l’inizio di un cammino verso una comunicazione trasformativa:

  1. Osservare senza giudicare

  2. Riconoscere e nominare i sentimenti 

  3. Collegare i sentimenti ai bisogni universali (soddisfatti o meno)

  4. Formulare richieste chiare, concrete e prive di pretese

Insieme, questi quattro passi formano una bussola interiore: uno strumento potente per coltivare relazioni autentiche e una connessione profonda con se stessi e con gli altri.

In conclusione

Osservare senza giudicare è un atto rivoluzionario. È scegliere di guardare il mondo – e noi stessi – con occhi nuovi. Un primo passo silenzioso, ma potentissimo, verso la libertà emotiva, la comprensione empatica e l’armonia relazionale.

“Vedere ciò che è, senza aggiungere ciò che temiamo o speriamo, è l’inizio della  saggezza.”

Marco Schifilliti

Lettura suggerita: “Comunicazione & potere”

“In questo libro, attraverso dialoghi con partecipanti, domande, giochi di ruolo, esempi, liberamente tratti da un seminario interattivo Comunicazione & Potere, viene sottolineata la differenza sostanziale che la Comunicazione Nonviolenta fa tra Potere sugli altri e Potere con gli altri. Con un linguaggio semplice, vengono offerte informazioni e competenze per sviluppare molto potere, che raggiunge la sua massima attuazione quando viene gestito con gli altri. Questo libro contiene informazioni preziose per tutti coloro che sono desiderosi di aumentare il proprio potere ed apprendere o consolidare una comunicazione che permetta di coniugare efficacia e nonviolenza nella vita politica, amministrativa, familiare e sociale quotidiana.”

Approfondisci con questo video: “Grammatica della Comunicazione Nonviolenta (CNV)”

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Nome

Marco Schifilliti

Mi chiamo Marco Schifilliti e sono nato il 9 novembre del 1983 nella splendida città Sicula, porta della Sicilia, Messina. Ho conseguito la maturità magistrale abilitante all’insegnamento nella scuola primaria e dell’infanzia e la laurea in scienze della comunicazione e multimedialità. Ho conseguito anche il percorso formativo per il conseguimento di 24 CFU nelle discipline antropo-psico-pedagogiche e nelle metodologie e tecnologie didattiche ai sensi e per gli effetti di cui al D.M. MIUR 616 del 10/08/2017.

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